People sometimes say that the way things happen in the movies is unreal, but actually it's the way things happen to you in life that's unreal. The movies make emotions look so strong and real, whereas when things really do happen to you, it's like watching television -- you don't feel anything.

Andy Warhol

lunedì 20 dicembre 2010

L'Esplosivo Piano di Bazil

Questa volta scrivo un intervento per invitare caldamente i lettori a... NON andare al cinema! D'altra parte che amante del grande schermo sarei se ogni volta mi prodigassi in sperticate lodi di qualsiasi pellicola mi capiti davanti? E' normale, piuttosto logico, dover ammettere di quando in quando di aver speso 7€ per vedere una schifezza; mi è capitato ieri sera al Cinema Principe a Firenze, dove sono stata trascinata a sorbirmi l'ultimo film di Jean-Pierre Jeunet (regista de Il Favoloso Mondo di Amelie). Niente a che vedere con la dolce e commovente storia della giovane Amelie, sembra proprio che il regista abbia voluto giocare la stessa carta della forzatamente tenera semplicità per conquistare il suo pubblico con la vicenda di un ragazzo, Bazil, che si fa aiutare da un gruppo di senzatetto parigini nell'impresa di mettere l'uno contro l'altro due famosi fabbricanti d'armi. La pellicola manca però di una consistente storia di base, con il risultato di una creazione grottesca, terribilmente lenta e, a mio parere, addirittura ridicola!
Se volete il mio parere, dunque, evitate questo film!
Ecco la scheda del film su Imdb.

venerdì 20 agosto 2010

Suggerimento

Per chi non lo conoscesse, raccomando un sito internet molto interessante ed utile per gli amanti del cinema: 



vi si possono trovare, oltre alle informazioni base e le recensioni dei film, il nome e l'indirizzo di tutti i cinema in città o in provincia dove quella pellicola sarà proiettata.


Buona visione a tutti!

domenica 13 giugno 2010

La Nostra Vita

Metto subito in guardia i lettori: non è un film allegro e spensierato. Tutt'altro. Se siete il genere di pubblico che si reca al cinema per occupare tre ore della sua stressata esistenza con un piacevole passatempo, è meglio scegliate la sala accanto, quella magari in cui stanno proiettando l'ultima americanata con l'attorucolo bellimbusto di turno. 
La Nostra Vita infatti, apre uno squarcio, piuttosto doloroso, su una realtà molto diversa, quella di una vita vera, la Nostra appunto, vissuta nella squallida periferia di Roma dall'operaio Claudio, con la moglie Elena ed i figli; la vicenda è incentrata sulla sconvolgente scoperta fatta dal protagonista nel cantiere dove lavora, che lo trascina in una losca situazione, che Claudio cerca di sfruttare fin quando essa si rivela però più grande di lui (complicata oltretutto dall'improvvisa scomparsa di Elena). A far da sfondo al racconto è la tragica realtà dello sfruttamento degli operai extracomunitari, nei cantieri in cui il protagonista ha il compito di supervisionare i lavori. L'aspetto maggiormente degno di nota in questa pellicola, e che probabilmente ne costituisce il messaggio fondamentale, è l'importanza della famiglia, anche (e soprattutto) nello squallore di un'assai disagiata situazione sociale,  famiglia che alla fine affronta le avversità stringendosi su sé stessa, quasi scoprendo che la sola vera risorsa vitale sono gli affetti vissuti nell'intima e semplice quotidianità.
Ricordo inoltre, a favore di questo film, che l'attore protagonista, Elio Germano, ha vinto per questo ruolo il premio per la miglior interpretazione maschile al 63° Festival di Cannes, e l'ultimo italiano a ricevere questo riconoscimento era stato Marcello Mastroianni nel 1987!